LA PICCOLA CHIESA BLU
2 Dicembre 2021LA VILLA DEL MUSICISTA – Pt.2
20 Dicembre 2021Nascosta al centro di un immenso giardino decorato da grosse palme secolari, troviamo una Villa davvero grande ed elegante. Disposta su più livelli, adiacente ad essa ha una piccola chiesetta edificata con lo stesso stile della casa.
LA CHIESETTA Le mura esterne sono completamente avvolte da edera ormai colorata d’autunno, al suo interno vi troviamo un altare e una sedia a dondolo mentre all’uscita laterale si sviluppa una sorta di piccolo porticato con un tavolino in legno e una panca di vimini. Nonostante il tempo trascorso non è poi così sporco, quì l’unica cosa che potrebbe destare pericolo è la porta della chiesa, in legno massiccio, è sorretta solo da un gancio in basso e una corda, a mio avviso troppo poco resistente.
LA VILLA Esternamente si presenta come un ibrido, sì proprio così perché è una Villa con rifiniture simili a quelle di un castello. Il piazzale difronte all’entrata principale è coperto in buona parte di muschio, è scivoloso a causa dell’umidità causata dal maltempo. Accanto al portone d’entrata (chiuso), c’è un garage pieno di cose ammassate, vecchie e putride. Guardandoci attorno scorgiamo un piccolo vialetto, una bicicletta verde da bambino giace su un lato; a destra c’è una stanza dalle porte spalancate veramente particolari, sono dipinte a mano, le raffigurazioni e le frasi sopra di esse sono tutte inerenti al vino…
Entriamo e ci rendiamo conto che qui sicuramente vi era riposte delle botti e che probabilmente si utilizzava per la degustazione del succulento vino.
Proseguendo, una scala a chiocciola in cemento aspetta di essere salita e una balconata esterna è pronta per farci strada all’interno della Villa.
Le portefinestre sono completamente spalancate, purtroppo è tutto a soqquadro e questo vuol dire che chiunque fosse entrato prima di noi non era sicuramente una persona interessata a fotografare le meraviglie abbandonate. Un attimo di delusione e tristezza prende campo su di noi…
La stanza in cui ci troviamo ora è molto grande, un camino padroneggia nella parte più profonda, è bellissimo, in marmo color oro e intarsi in nero, accanto ad esso, in entrambi i lati ci sono due divani ormai sudici e tra loro un tavolino basso con il ripiano in vetro. Lungo la stanza il mobilio è scarno oramai, rimane qualche libro e dei dischi antichi che troviamo sparsi anche sul pavimento circondati da tanti fogli che parlano di musica, pezzi di partiture di brani classici.
Questa abitazione è veramente un labirinto poiché da una stanza si passa all’altra anche non uscendo completamente da essa, ecco perché vi descriveremo le zone più particolari.
Tre piani di vita vissuta celano al loro interno ambienti davvero particolari, da quel che rimane è evidente l’eleganza e la ricchezza di chi la possedesse un tempo!
Non era una casa utilizzata solo per viverne la quotidianità poiché quello che sveliamo in questo articolo vi farà rendere conto che qui si dava sfogo anche allo svago e alle passioni. Se prima abbiamo parlato di un posto per bere del buon vino ora vi descriviamo una stanza dedicata alla passione ludica…partiamo dal terzo piano, quello più in alto della Villa…
Un ambiente enorme, super luminoso, al suo interno ci svela un grande biliardo, purtroppo vandalizzato, nei tempi d’oro è sicuramente stato oggetto di serate allegre in compagnia di illustri amicizie. Sulla parete accanto ad una delle due portefinestre vi è appeso un grande specchio antico e incassato nella parete un armadio a scomparsa dove all’interno venivano riposte le stecche e le palline da gioco. Altri due armadi della stessa tipologia sono incassati nella parete opposta, all’interno non c’è quasi più niente se non qualche rivista e oggetto di poco conto. Sempre in questa stanza vi è un piccolo bagno e una stanza da letto singola ancora arredata con un comò e una branda. Sul mobile c’è appoggiato un grosso quadro e sotto di esso una stola di pelliccia ora sudicia e puzzolente, accanto è semiaperto l’ennesimo armadio a scomparsa mezzo vuoto. Usciamo e torniamo nella stanza madre per dare un’ulteriore sguardo prima di proseguire, ad attirare la nostra attenzione è un piccolo cavallo a dondolo, completamente annerito dalla polvere quel giocattolo trasmette tristezza.
LA CHIESETTA Le mura esterne sono completamente avvolte da edera ormai colorata d’autunno, al suo interno vi troviamo un altare e una sedia a dondolo mentre all’uscita laterale si sviluppa una sorta di piccolo porticato con un tavolino in legno e una panca di vimini. Nonostante il tempo trascorso non è poi così sporco, quì l’unica cosa che potrebbe destare pericolo è la porta della chiesa, in legno massiccio, è sorretta solo da un gancio in basso e una corda, a mio avviso troppo poco resistente.
LA VILLA Esternamente si presenta come un ibrido, sì proprio così perché è una Villa con rifiniture simili a quelle di un castello. Il piazzale difronte all’entrata principale è coperto in buona parte di muschio, è scivoloso a causa dell’umidità causata dal maltempo. Accanto al portone d’entrata (chiuso), c’è un garage pieno di cose ammassate, vecchie e putride. Guardandoci attorno scorgiamo un piccolo vialetto, una bicicletta verde da bambino giace su un lato; a destra c’è una stanza dalle porte spalancate veramente particolari, sono dipinte a mano, le raffigurazioni e le frasi sopra di esse sono tutte inerenti al vino…
Entriamo e ci rendiamo conto che qui sicuramente vi era riposte delle botti e che probabilmente si utilizzava per la degustazione del succulento vino.
Proseguendo, una scala a chiocciola in cemento aspetta di essere salita e una balconata esterna è pronta per farci strada all’interno della Villa.
Le portefinestre sono completamente spalancate, purtroppo è tutto a soqquadro e questo vuol dire che chiunque fosse entrato prima di noi non era sicuramente una persona interessata a fotografare le meraviglie abbandonate. Un attimo di delusione e tristezza prende campo su di noi…
La stanza in cui ci troviamo ora è molto grande, un camino padroneggia nella parte più profonda, è bellissimo, in marmo color oro e intarsi in nero, accanto ad esso, in entrambi i lati ci sono due divani ormai sudici e tra loro un tavolino basso con il ripiano in vetro. Lungo la stanza il mobilio è scarno oramai, rimane qualche libro e dei dischi antichi che troviamo sparsi anche sul pavimento circondati da tanti fogli che parlano di musica, pezzi di partiture di brani classici.
Questa abitazione è veramente un labirinto poiché da una stanza si passa all’altra anche non uscendo completamente da essa, ecco perché vi descriveremo le zone più particolari.
Tre piani di vita vissuta celano al loro interno ambienti davvero particolari, da quel che rimane è evidente l’eleganza e la ricchezza di chi la possedesse un tempo!
Non era una casa utilizzata solo per viverne la quotidianità poiché quello che sveliamo in questo articolo vi farà rendere conto che qui si dava sfogo anche allo svago e alle passioni. Se prima abbiamo parlato di un posto per bere del buon vino ora vi descriviamo una stanza dedicata alla passione ludica…partiamo dal terzo piano, quello più in alto della Villa…
Un ambiente enorme, super luminoso, al suo interno ci svela un grande biliardo, purtroppo vandalizzato, nei tempi d’oro è sicuramente stato oggetto di serate allegre in compagnia di illustri amicizie. Sulla parete accanto ad una delle due portefinestre vi è appeso un grande specchio antico e incassato nella parete un armadio a scomparsa dove all’interno venivano riposte le stecche e le palline da gioco. Altri due armadi della stessa tipologia sono incassati nella parete opposta, all’interno non c’è quasi più niente se non qualche rivista e oggetto di poco conto. Sempre in questa stanza vi è un piccolo bagno e una stanza da letto singola ancora arredata con un comò e una branda. Sul mobile c’è appoggiato un grosso quadro e sotto di esso una stola di pelliccia ora sudicia e puzzolente, accanto è semiaperto l’ennesimo armadio a scomparsa mezzo vuoto. Usciamo e torniamo nella stanza madre per dare un’ulteriore sguardo prima di proseguire, ad attirare la nostra attenzione è un piccolo cavallo a dondolo, completamente annerito dalla polvere quel giocattolo trasmette tristezza.