VILLA BOUTIQUE: LA STANZA “SORVEGLIATA”
13 Marzo 2023Un saluto cari lettori di REAL URBEX, anche per questa uscita Il_Fra vi accompagnerà alla scoperta di un nuovo luogo abbandonato tramite questo approfondimento!
Lo avrete letto dal titolo...oggi parleremo di un CIMITERO EBRAICO in stato di abbandono. Molti associano questa tipologia di luogo a sensazioni macabre e inquietanti non pensando che in realtà posti come questi danno alle persone l'opportunita di ricordare in pace i loro cari. E proprio con questo spirito, accompagnato da Leo, ho varcato le soglie di questo cimitero in totale tranquillità e con il dovuto rispetto di cui chi ci giace merita.
- Partiamo innanzitutto dai segni distintivi della religione ebraica che abbiamo trovato dappertutto: Stelle di David su qualsiasi lapide, applicativo "Saul" davanti ai nomi dei defunti e cancelli in ferro con su scolpiti grandi Menorah (tipico candelabro a 7 braccia che simboleggia i sette giorni della creazione e i sette pianeti).
- Scarpe ovunque: sì avete capito bene. Abbiamo trovato scarpe di diverse dimensioni e fatture appoggiate vicino o sopra alcune lapidi. Non solo all'interno delle cappelline, ma anche all'esterno su quelle che poggiano sul terreno. Non riusciamo a capirne l'attinenza, potremmo tentare di associare il tutto anche alla Shoah (alle tante scarpe trovate e rimaste ad Auschwitz o quelle "installate" sulle rive del Danubio) ma non vorrei dire castronerie. Se chi legge questo articolo lo sa, può scrivercelo nei commenti: siamo sempre curiosi e contenti di sapere tutto su ciò che visitiamo!
- Quadri memoriali: vista l'età di alcune delle tombe nelle cappelline, non tutte hanno le foto. In una di queste però mi sono imbattuto in dei veri e propri quadri decorativi contenenti foto in bianco e nero dei defunti, poste in alto sul muro ad almeno 3 metri da terra. Una scelta particolare, ma che ho apprezzato particolarmente, vista la bellezza dei motivi di questi quadri che "interrompeva" la monotonia del marmo e del muro bianchi.
- Il grande "Tempio" commemorativo: impossibile da non notare, imponente e bellissimo da vedere, questo monumento commemorativo interamente fatto in pietra, di forma circolare e con colonne a reggere il grande cupolone in cima, è una vera e propria calamita di fotografie. La parte alta interna alla cupola è davvero suggestiva, tutta quasi interamente decorata con fasce di mosaici concentrici (di cui alcuni dorati) che circondavano una grandissima Stella di David in ferro posta su sfondo scuro. Al centro del monumento, due lapidi orizzontali "accompagnati" da un paio di scarpe in terra marroni, che non potevano di certo mancare!
- Un balconcino con una ringhiera: chiudiamo con questa particolarità. La cappellina di questa famiglia si presentava alta e stretta, aveva due porte (una davanti in legno decorato e una dietro completamente sommersa dalla natura) poste su due livelli differenti. Vi starete chiedendo perchè questo dislivello: beh entrati da sotto ci siamo accorti che sopra vi era un balconcino e una bellissima ringhiera classica in marmo bianco scolpito. Non ne capisco la motivazione, forse serviva per assistere dall'alto alla funzione del seppellimento? O magari era una sorta di altare dopo il prete diceva le ultime parole prima della sepoltura? Non è dato saperlo, ma sicuramente è molto scenico e si presta benissimo ai nostri scatti!
Finisce qui il mio reportage e ora faremo "parlare" le nostre foto! Come sempre, il Team ringrazia LuconiLeonard per la compagnia e il supporto al materiale fotografico!
Un grande abbraccio, Il_Fra
Lo avrete letto dal titolo...oggi parleremo di un CIMITERO EBRAICO in stato di abbandono. Molti associano questa tipologia di luogo a sensazioni macabre e inquietanti non pensando che in realtà posti come questi danno alle persone l'opportunita di ricordare in pace i loro cari. E proprio con questo spirito, accompagnato da Leo, ho varcato le soglie di questo cimitero in totale tranquillità e con il dovuto rispetto di cui chi ci giace merita.
Shhh, parla il silenzio!
Non mi sono ammattito (o forse si vabbè) ma è proprio vero che il nostro udito è capace di rendere magico anche il più particolare dei posti che visitiamo. Il SILENZIO qui è surreale, cammino nel sentiero imbrecciato che collega le varie aree del cimitero e in me si espande un senso di pace e tranquillità. Anche Leo sembra assopito nei suoi pensieri. Per non interrompere questa aurea di serenità, ci indichiamo a vicenda le strade da seguire con piccoli gesti.Occhi che si meravigliano
Dal silenzio passiamo allo stupore...sì perchè dopo il silenzioso cammino, ci si para davanti uno spettacolo incredibile. Premetto che in quel momento ho lottato con varie sensazioni e la parola incredibile è forse quella che più si addice: se da una parte i nostri occhi scorgevano lapidi e monumenti funerari maestosi e meravigliosi, dall'altra notavi delle cappelline familiari completamente aperte...anche in maniera poco rispettosa. Ne sono la prova gli oggetti sparsi trovati proprio in alcune di queste cappelle: serbatori, portacandele, bottiglie di plastica e vetro e "sporcizia della natura" portata dentro dal vento.Dettagli da alcune Cappelline
Voi direte: "Si ma sono cappelline, cosa mai ci sarà di diverso tra loro...ognuno ha con sè i resti di varie famiglie di defunti"...non avete tutti i torti, ma come ogni "casa", hanno delle particolarità che si sa, fanno sempre la differenza.- Partiamo innanzitutto dai segni distintivi della religione ebraica che abbiamo trovato dappertutto: Stelle di David su qualsiasi lapide, applicativo "Saul" davanti ai nomi dei defunti e cancelli in ferro con su scolpiti grandi Menorah (tipico candelabro a 7 braccia che simboleggia i sette giorni della creazione e i sette pianeti).
- Scarpe ovunque: sì avete capito bene. Abbiamo trovato scarpe di diverse dimensioni e fatture appoggiate vicino o sopra alcune lapidi. Non solo all'interno delle cappelline, ma anche all'esterno su quelle che poggiano sul terreno. Non riusciamo a capirne l'attinenza, potremmo tentare di associare il tutto anche alla Shoah (alle tante scarpe trovate e rimaste ad Auschwitz o quelle "installate" sulle rive del Danubio) ma non vorrei dire castronerie. Se chi legge questo articolo lo sa, può scrivercelo nei commenti: siamo sempre curiosi e contenti di sapere tutto su ciò che visitiamo!
- Quadri memoriali: vista l'età di alcune delle tombe nelle cappelline, non tutte hanno le foto. In una di queste però mi sono imbattuto in dei veri e propri quadri decorativi contenenti foto in bianco e nero dei defunti, poste in alto sul muro ad almeno 3 metri da terra. Una scelta particolare, ma che ho apprezzato particolarmente, vista la bellezza dei motivi di questi quadri che "interrompeva" la monotonia del marmo e del muro bianchi.
- Il grande "Tempio" commemorativo: impossibile da non notare, imponente e bellissimo da vedere, questo monumento commemorativo interamente fatto in pietra, di forma circolare e con colonne a reggere il grande cupolone in cima, è una vera e propria calamita di fotografie. La parte alta interna alla cupola è davvero suggestiva, tutta quasi interamente decorata con fasce di mosaici concentrici (di cui alcuni dorati) che circondavano una grandissima Stella di David in ferro posta su sfondo scuro. Al centro del monumento, due lapidi orizzontali "accompagnati" da un paio di scarpe in terra marroni, che non potevano di certo mancare!
- Un balconcino con una ringhiera: chiudiamo con questa particolarità. La cappellina di questa famiglia si presentava alta e stretta, aveva due porte (una davanti in legno decorato e una dietro completamente sommersa dalla natura) poste su due livelli differenti. Vi starete chiedendo perchè questo dislivello: beh entrati da sotto ci siamo accorti che sopra vi era un balconcino e una bellissima ringhiera classica in marmo bianco scolpito. Non ne capisco la motivazione, forse serviva per assistere dall'alto alla funzione del seppellimento? O magari era una sorta di altare dopo il prete diceva le ultime parole prima della sepoltura? Non è dato saperlo, ma sicuramente è molto scenico e si presta benissimo ai nostri scatti!
Una collinetta piena di lapidi
Descritto gli interni delle cappelline, passiamo invece all'enorme esterno dove un enorme numero di lapidi e obelischi commemorativi poggiano sul terreno scosceso. Molte di queste presentano scritte in ebraico sbiadite nel tempo: la dura e grigia pietra è ormai preda dell'erosione atmosferica e alcune hanno addirittura segni di muschio verde che brilla al sole per la rugiada del mattino. La pendenza e la morbidezza del terreno ha fatto sì che molte lastre abbiano preso una "strana piega": scorrendo il nostro materiale fotografico vi capiterà infatti di notare molte tombe "storte", alcune delle quali rischiano addirittura di stendersi del tutto. Non mancano le stranezze: sulla tomba di una bella e giovane donna, ad esempio, ho trovato il pupazzetto di un orsacchiotto, messo a sedere sul porta vaso. Su altre invece ci sono appoggiati sbiaditi fiori finti o sassolini. Concludo la mia esplorazione con questa curiosità: durante la mia passeggiata mi sono imbattuto su tombe "decorate" con sassi piccoli e grandi. Documentandomi, ho scoperto che i sassi vengono utilizzati sia per ricordare i cari scomparsi ma anche per ricordare le origini del popolo d’Israele. Decido quindi, aldilà del mio Credo, di fare lo stesso e rigorosamente con la mano sinistra, appoggio anche io un sassolino su di una lapide, in segno di rispetto.Finisce qui il mio reportage e ora faremo "parlare" le nostre foto! Come sempre, il Team ringrazia LuconiLeonard per la compagnia e il supporto al materiale fotografico!
Un grande abbraccio, Il_Fra